Mi guardo intorno e cerco un buon punto dove legarla, ma
tutti i pali e le ringhiere che fanno al caso mio sono già occupate da altre
bici, cerco nelle vicinanze… trovo… ma non voglio essere maleducato legandola a
pali o ringhiere dove potrebbe dare fastidio. (magari ai pedoni o alle sedie a
rotelle)
..E Così ritorno alla rastrelliera della volta scorsa. Ogni
volta che vedo quelle rastrelliere in giro per la mia città, mi chiedo dove si
trova l’ufficio di persone incompetenti che continuano a
progettare/comprare/installare questo tipo di parcheggio per biciclette. Andrei
a trovarli e prendendoli per un orecchio li trainerei per uno splendido tuor
della città a mostrargli tutte le singole ruote legate alla rastrelliera bassa
(bici rubata) e le bici che cadendo hanno piegato la ruota lì infilata o ancora
le zone con le rastrelliere vuote e le bici legate a poca distanza a pali e
cancelli dove non si potrebbe legarle.
E poi gli farei vedere un po’ di foto dal mondo, dove le
rastrelliere per le bici sono alte in modo da poter appoggiare la bici e legare
anche il telaio.
Ma torniamo a noi.. è ancora giorno e la rastrelliera in
questione è vicina alla pensilina degli autobus, in teoria dovrebbe essere
sempre ben in vista,ma non riesco a capire quanto sia illuminata di notte.
Mi devo sbrigare. Incomincio a legarla. questa volta ho due bici da dover legare e non posso legarla come la volta scorsa.
La seconda bici è legata con due lucchetti MOLTO grossi
(ruote e telaio) e uno di questi lucchetti prende anche la rastrelliera.
La regina è legata con:
Lucchetto Grigio piccolo cavo in acciaio : telaio Regina- ruota dietro Regina à telaio seconda bici –
ruota dietro seconda bici
Lucchetto Rosso grande catena: telaio Regina à ruota anteriore Regina
Lucchetto Nero grande a U : ruota anteriore Regina à ruota anteriore seconda
bici à
rastrelliera
I lucchetti sono messi in bella vista, tranne quello nero e
sono tutti alti da terra (perché se si trovano a terra potrebbe essere più
facile lavorare per romperli, per esempio con un martello o con delle
tronchesi)
Mi allontano…
Quando torno è notte, la zona è deserta, le bici nella
penombra, già da lontano vedo che le due bici sono troppo vicine, mi avvicino e
vedo che sono quasi una dentro l altra. Mi avvicino e vedo per terra luccicare
i pezzi di parafango argentei della regina, arrivo a un metro e vedo che
qualche ladro stronzo ha tentato di rompere il lucchetto Grigio piccolo, usando
un cavalletto di una bici come leva ha provato a torcere il cavo di acciaio, il
lucchetto è da buttare ma ha resistito e
non si è rotto, controllo che il cavalletto non sia il mio, vedo che la testa
di cazzo ha provato a romperlo ma è riuscito solo a piegarlo e non si è
spezzato, quindi deve averlo preso da qualche altra bici lì vicino, il telaio e
il cavalletto sono sporchi di sangue, il coglione deve aver infilato il
cavalletto dentro il lucchetto Grigio e deve aver incominciato a ruotarlo per
torcere il cavo, il cavo stringendosi ha prima avvicinato l altra bici che spingendo
sulla regina ha rotto prima il carter catena e piegato il cambio, poi ha
graffiato il telaio. Continuando a torcere il cavo, che legava i due telai e le
due ruote posteriori, ha piegato il parafango in ferro della prima bici e rotto
quello in plastica della Regina, a questo punto il figlio di puttana si deve
essere tagliato con il parafango rotto.
Continuando a torcere si sono piegate le due ruote , rotti due raggi, e
graffiati in profondità i telai.
Lo stronzo rincoglionito deve aver continuato ancora un po’,
forse pensava che rompendo il lucchetto Grigio avrebbe portato via la bici
intera perché il lucchetto Rosso grosso legava solo la ruota anteriore al
telaio, o forse ha rinunciato perché arrivava gente o forse perché si è fatto
inculare anche dal lucchetto più piccolo e da un parafango in plastica, o forse
mentre cercava come uno sfigato di rompere il lucchetto deve aver visto anche
il terzo lucchetto nero molto grosso che restava un po’ nascosto e che legava
la ruota anteriore alla rastrelliera e quindi se voleva portare via la bici,
dopo aver rotto quello piccolo grigio doveva:
rompere anche il
lucchetto Nero enorme (impossibile con quel metodo)
oppure:
rompere il lucchetto
grosso Rosso e poi smontare in qualche modo la ruota anteriore e lasciarla
legata lì. (troppo complesso e difficile per la sua testa di cazzo)
Non sapremo mai com’è andata , ma una cosa è certa, domenica sera, il
fottuto ladro se ne tornava a casa, con le mani vuote, gonfie doloranti e
sanguinanti, sporche per aver maneggiato al buio pezzi dalle pessime condizioni
igieniche, mentre sua madre se ne tornava a casa dal lavoro, con il deretano
gonfio dolorante e sanguinate, sporco per aver preso al buio peni dalle pessime
condizioni igieniche.
Brutto ladro di bici testa di cazzo stronzo ignorante di
merda ti auguro ogni male ora e per sempre.
Tutto questo per dire:
1)
E’ giustissimo tagliare le mani ai ladri come
fanno in certi paesi. (da noi potremmo incominciare ALMENO con un dito)
2)
Legate la bici in luoghi molto frequentati,
illuminati e visibili.
3)
I lucchetti devono essere TUTTI ben visibili.
4)
la bici deve avere ALMENO una ruota e il telaio
legate assieme con un lucchetto ROBUSTO a un palo o sbarra di ferro.
5)
I lucchetti devono essere posizionati preferibilmente
in punti scomodi per il ladro, cioè in punti dove è fatica lavorarci o dove non
ha possibilità di nascondere quello che sta facendo.
6)
No alle ruote/selle con sgancio rapido
7)
Non legate la bici tutti i giorni nello stesso
identico posto nelle stesse identiche ore, spezzate la monotonia per spiazzare
il ladro (si.. questa è un po’ da mania di persecuzione paranoica lo ammetto)
8)
Se vedete un ladro che sta rubando una
bici… nessuna pietà.
gli auguro un'infezione irreversibile con conseguente amputazione di una o più dita
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