R.A.A.M.

La prima volta che ho sentito parlare della Race Across America ricordo di aver pensato: la solita americanata.. "noi (europei) facciamo le cose serie e ben fatte e invece questi possono solo esagerare su tutto". 

La vedevo un po' come "il panino hot dog più grande mai creato che solo pochi riuscivano a mangiare", cose che fanno ridere rispetto alla nostra cucina.

Poi dopo aver letto i bellissimi racconti di Aldo Rock della sua esperienza alla R.A.A.M. ho visto la gara con occhi nuovi.

Questo è il video di un'altro italiano (con dialetto famigliare) sulla sua esperienza alla R.A.A.M. , e anche questo mi è piaciuto e mi ha fatto rivalutare la gara in questione.

Questa è la foto della partenza, la prima gara fù nel 1982, in quegli anni l'italia era ancora vista come il meglio al mondo per quanto riguardava il ciclismo, ma come molti giornalisti hanno fatto notare, noi eravamo diventati poco innovativi e conservatori, mentre gli americani sperimentavano tantissimo, molte "invenzioni" che sembravano bizzarre si sono poi diffuse in tutto il mondo (per non parlare della MTB), anche la bicicletta utilizzata di John Marino nel 1982 aveva molte soluzioni innovative.

da notare i tubi "ovali" 

da notare la lavorazione del mozzo e precisamente nel punto dove si fissino i raggi, anche questo tipo di lavorazione è in funzione della aereo dinamicità

da notare la forma aereo dinamica dei freni, la forma delle leve del cambio e dove/come sono posizionate, la forma aereo dinamica dei pedali e in particolare dove si trova il loro cuscinetto.