CAMPIONATI DI CICLOMECCANICA 2020

lunedì 1 settembre 2014

Ciclo Turismo Estremo Minimalista Essenzialista


Una bella mattina, durante un giro di dieci giorni in Basilicata, mentre pedalavo tendando di spostarmi da un paesino all'altro su strade secondarie evitanto l'autostrada (cosa che si è poi rilevata impossibile) in lontananza vedo questo signore, ...di certo non aveva l'aria di essere un (ciclo)turista, lo raggiungo a fatica e gli chiedo informazioni su come evitare l'autostrada..

Non era del posto, non sapeva la strada ne aveva cartine o altro, si chiamava Vadim , veniva dalla Russia, aveva 56 anni, era in viaggio da molti mesi, partendo dalla costa sud del Portogallo e della Spagna aveva costeggiato il mare e seguito tutto il profilo del sud dell'Europa (gli piaceva fare il bagno e guardare sotto l acqua mi dice) era diretto a Venezia.

Nonostante fosse quasi nudo con la pelle cotta dal sole aveva un portamento signorile
Il fisico era talmente magro da potersi definire essenziale o minimalista, come la bicicletta che utilizzava per viaggiare, era la bici di sua figlia, una sorta di vecchia graziella pieghevole russa, non aveva cambio, non aveva manopole, non aveva freno anteriore (quello dietro a contropedale penso) non aveva porta borraccia, luci, ...insomma non aveva nulla.
Anche il bagaglio era veramente minimalista o essenziale, due piccole borse che contenevano tutto quello che gli serviva per mesi di viaggio. non aveva nessun accessorio dedicato che serve a caratterizzare un cicloturista.
Era silenzioso e si vedeva che si trovava a suo agio quando si metteva a pensare e riflettere, anche solo per cercare di capire cosa gli stavo dicendo e come rispondermi.
Ci siamo salutati lungo l'autostrada, lui proseguiva tranquillo per Taranto, io prendevo lo svincolo per il mare.
Questa quì sotto era la mia bici.



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