
Tra tutte, la più degna di nota è quella che vede l'aspirante Ciclo Estremista Ema. Doccale prendere la rincorsa da Via Covignano (Rimini centro) e in 19 minuti di folle corsa raggiunge la massima velocità all'altezza di Viserba mare.
Ma a questo punto qualche cosa va storto.., il giovane, lanciato nella sua corsa forsennata non si ferma, ne rallenta passando di fronte al punto di ritrovo di tutti partecipanti.
Pochi metri dopo.., si presenta la tragedia. Se ne stava in agguato tra le macchine parcheggiate, e salta fuori all improvviso, come una tigre da un cespuglio, sotto la forma di portiera d'automobile.
La preda non ha possibilità di reazione, lo scontro è inevitabile...
Quello che capitò in quella frazione di secondo forse non lo sapremo mai.
Finestrini rotti, sportelli dilaniati e assurdi dialoghi con gli indigeni sono solo racconti.
Ma a noi giunsero fisicamente due cose scassate: il corpo e il velocipede del povero Doccale.
Alla prima non fu quasi riservata alcuna attenzione
Alla seconda furono dedicate tutte le attenzioni le forze e le perizie dei Partecipanti alla gara.
Per fortuna, il caso volle che in mezzo a tanti uomini meccanici ci fossero anche delle giovani fanciulle, che in pochi secondi risolsero i problemi che tenevano impegnati gli uomini da parecchio tempo.



muahahahhaha!!! voglio anche l'audio di questo racconto! :-D
RispondiEliminaahahahahahahh santo cielo..!
RispondiEliminabella Ale..!
ciao sono arturo
RispondiEliminada un po non ho piu notizie di nessuno
cmq ho fatto anch io un similblog
http://sabbioneromagnoloblog.com/
ci vediamo il 21 giugno che espongo la bici